Nebbiolo in Oltrepò, la riscoperta dei Doria fa tendenza

[intro-text size=”25px”]Il Nebbiolo in Oltrepò, Antico Piemonte, ha radici antichissime, così come la sua riscoperta. La prima azienda a specializzarsi sul Nebbiolo, nella sua produzione e nel suo racconto ai winelovers, attraverso il lavoro di generazioni, è la Cantina I Doria di Montalto. Ha sede a Montalto Pavese ed è condotta dalla famiglia Doria con la collaborazione dell’agronomo ed enologo Daniele Manini, che ha fatto della ricerca una missione di vita mirata a Nebbiolo e Riesling, in particolare.[/intro-text]

Per i primi studi e le scelte clonali, nel 1975 la famiglia Doria investì 100 milioni di vecchie lire. Nel 1995, dopo tante prove, a loro opera avvenne la vinificazione in purezza da uve Nebbiolo dell’Oltrepò Pavese. Nel 1997 i Doria scrissero in etichetta “da uve Nebbiolo”. Nel 2010 i Doria rivendicarono il primo Nebbiolo IGT Provincia di Pavia, dopo aver fatto una battaglia per vedere la varietà e il vino inseriti nel disciplinare “Provincia di Pavia” dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese.

Nella terra del Pinot nero, del Metodo Classico e del Riesling, all’epoca c’era una voce sola che si levava forte nelle pubbliche assemblee per il Nebbiolo, quella di Manini, che raccolse pareri illustri e avviò collaborazioni con importanti atenei, per validare la sua certezza tramite il consolidamento di una lunga ricerca, nonostante molti (quasi tutti) gli dessero del visionario. Quel Nebbiolo, da allora, è diventato sempre più grande e si chiama A.D. , iniziali che stanno per Adriano Doria, il papà scomparso degli attuali giovani proprietari dell’azienda, Davide e Andrea. Il defunto Adriano e la moglie Giuseppina, anche lei mancata prematuramente all’affetto dei suoi cari, hanno fatto del Nebbiolo in Oltrepò una missione. A valorizzare il vitigno sul territorio è stata anche Monsupello, celebre marchio spumantistico, attraverso l’impegno di Pierangelo Boatti e dell’enologo Marco Bertelegni.

Oggi altre aziende si stanno unendo al gruppo per affermare la vocazione di un territorio che sa esprimere grandi vini. Quella dei Doria è la testimonianza di come nel mondo del vino vi siano imprese, anche piccole, che fanno vitivinicoltura per tradizione e per un’identità di famiglia di cui far tesoro. I Doria, che tra l’altro gestiscono l’agriturismo La Colombina sono viticoltori forti dei loro valori. Un bell’esempio, cui è giusto ispirarsi.

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