Gian Marco Centinaio, chi è il nuovo ministro dell’Agricoltura?

[intro-text size=”25px”]Il nuovo ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è il pavese Gian Marco Centinaio, 47 anni il prossimo 31 ottobre. Il 20 aprile 1999 si è laureato in Scienze politiche con indirizzo economico-territoriale, presso l’Università degli studi di Pavia. È stato vicesindaco del Comune di Pavia e assessore alla Cultura, dal 2009 al 2014, nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco del PdL, Alessandro Cattaneo. È eletto senatore in Lombardia il 25 febbraio 2013. L’8 luglio 2014 è eletto presidente del Gruppo Lega Nord e Autonomie al Senato della Repubblica, succedendo a Massimo Bitonci, diventato sindaco di Padova.[/intro-text]

Alle elezioni politiche del 2018 è stato rieletto senatore e capogruppo della Lega Nord al Senato. Da oggi il nuovo e prestigioso incarico, che lo porterà certamente a guardare con attenzione alla sua provincia di Pavia, la prima in Europa per la produzione di riso e la quarta in Italia per la produzione di pregiati vini Docg, Doc e Igt. Il suo primo commento alla notizia dell’incarico? «Domani andrò a comprarmi una cravatta nuova». Chi lo conosce bene è conscio della sua simpatia e della sua voglia di fare. Una voglia di fare che sarà certamente la sua bussola nell’assumere un incarico molto gravoso in un’Italia in cui il mondo agricolo deve rafforzare la sua distintività, implementare la tracciabilità combattendo il falso “made in Italy”, sfoltire la burocrazia con cui un’azienda agricola si confronta ogni giorno.

Soprattutto Centinaio, esperto anche sul fronte del turismo, sarà certo il regista più adatto a portare a regime la nuova legge sull’enoturismo, per dare ai produttori di agroalimentare d’eccellenza la possibilità di aprire le porte delle imprese per generare ancor più economia. A Pavia, nel suo mandato di vicesindaco e assessore alla Cultura, si è distinto per un approccio non convenzionale e innovativo, portando nella città universitaria decine di migliaia di turisti da tutta Italia e non solo con mostre e iniziative di grande richiamo. Saprà certamente fare altrettanto in un ministero cruciale per il nuovo governo e per l’Italia che oltre a mettere a frutto il suo patrimonio culturale è anche chiamata a valorizzare, promuovere e far conoscere nel mondo il proprio tesoretto di vini, sapori e biodiversità. Da tutta la Lombardia e in particolare dal Centro Riccagioia di Torrazza Coste e dall’Enoteca Regionale della Lombardia a Cassino Po di Broni, nella sua provincia di Pavia, confidano tutti in lui e nella sua passione per il “fare”. Buon lavoro.

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