Enoturismo in Italia, si lavora al disegno di legge
[intro-text size=”25px”]L’Italia è un Paese di campanili e forse di comunicazione a compartimenti stagni che, sin qui, non ha consentito di ragionare con metodo e strategia per un marketing territoriale pienamente efficace. Trae le mosse da questa consapevolezza il percorso che il senatore Dario Stefàno, membro della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare), sta sviluppando con impegno in sinergia con il Movimento Turismo del Vino: un disegno di legge che mira a riconoscere un settore che vale miliardi di euro per l’economia nazionale. Al percorso collabora anche Unione Italiana Vini.[/intro-text]
«Ringraziamo il senatore Dario Stefàno per l’impegno profuso nell’elaborazione di un Ddl che disciplina l’enoturismo quale forma di turismo con specifica identità. L’enoturismo, attività strategica per l’intero comparto, necessita di un quadro normativo di riferimento in grado di supportarne lo sviluppo in maniera adeguata, dando alle imprese regole precise per operare, ai consumatori la garanzia di un’offerta turistica di qualità ed alle istituzioni gli opportuni strumenti di controllo. Auspichiamo che per un settore così variegato e complicato il confronto con soggetti come il nostro – che di enoturismo si occupa da un quarto di secolo – possa diventare sempre più serrato e costruttivo». Con queste parole Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento Turismo del Vino, ha commentato l’audizione che nei giorni scorsi MTV e Unione Italiana Vini hanno avuto in maniera congiunta al Senato, dove è iniziato il confronto con le associazioni di categoria sul testo del Ddl Enoturismo presentato dal senatore Stefàno.
Per Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini: «L’analisi congiunta UIV e MTV sul “Ddl Stefàno” evidenzia un quadro congruo ed esaustivo della definizione di enoturismo, dove sono declinate tutte le caratteristiche e le finalità di questo comparto che vanno oltre la semplice attività di ospitalità ma investono l’ambito della degustazione dei prodotti, oltre all’organizzazione di attività culturali e didattiche che le aziende vinicole possono mettere in atto per favorire la conoscenza dei prodotti tipici del territorio. Dopo l’audizione abbiamo aperto un tavolo congiunto UIV-MTV dove approfondiremo tutti gli aspetti richiamati dal Ddl e stileremo una nostra proposta di suggerimenti di integrazione del testo; tavolo strategicamente importante che nel giro di poche settimane elaborerà una proposta che risponda alle attese degli imprenditori del settore».
Il Movimento Turismo del Vino, nato nel 1993, è un’associazione no profit che annovera circa 1000 fra le più prestigiose cantine d’Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti. Primo fra tutti? La qualità dell’accoglienza enoturistica. Con il suo impegno costante il Movimento Turismo del Vino mira ad accrescere il settore enoturistico nazionale, che rappresenta una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori ed un efficace strumento per la tutela dell’ambiente. Ai turisti del vino infatti il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia ambientale e dell’agricoltura di qualità. Per concretizzare tali obiettivi il Movimento Turismo del Vino si attiva a più livelli: dalla partecipazione a fiere – in primo luogo Vinitaly – e convegni internazionali alla collaborazione con università e centri studi per la realizzazione di ricerche; dalle partnership con importanti soggetti del settore vitivinicolo (Enoteca Italiana, Città del Vino) alla comunicazione (opuscoli, depliant, locandine e guide) e all’attività di ufficio stampa per promuovere le proprie iniziative e manifestazioni sui media nazionali.
– promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione;
– sostenere l’incremento dei flussi turistici in tutte le aree d’Italia a forte vocazione vitivinicola;
– qualificare i servizi turistici delle cantine;
– incrementare l’immagine e le prospettive economiche ed occupazionali dei territori del vino.
Assaggi sotto le stelle e spettacoli a cielo aperto ad agosto con “Calici di Stelle”, che nella notte di San Lorenzo arriva in centinaia di centri storici e cantine d’Italia. A settembre va in scena “Cantine Aperte in Vendemmia”, un’occasione unica per riscoprire e vivere nelle campagne la straordinaria atmosfera di festa legata alla raccolta dell‘uva. L’appuntamento di novembre è invece con “Cantine Aperte a San Martino” per brindare al nuovo anno agricolo e gustare insieme ai produttori le grandi annate da invecchiamento, ma anche vino novello e castagne. Infine a dicembre, per festeggiare l’arrivo del Natale in compagnia dei produttori, c’è “Cantine Aperte a Natale”, dove, oltre al brindisi delle feste e ai pranzi con il vignaiolo, i visitatori possono dedicarsi agli acquisti natalizi scegliendo vini da degustare, ma anche da regalare.