Il Marketing delle Cantine Aperte
[intro-text size=”25px”]Il mondo del vino alla sfida del turismo, una dimensione ancora molto poco capita e sfruttata in Italia, è l’oggetto d’indagine del libro “Il marketing delle cantine aperte” (Agra Editrice). L’autrice è Donatella Cinelli Colombini, produttrice del vino, blogger, fondatrice del Movimento Turismo del Vino, già assessore a Siena per un decennio e presidentessa nazionale dell’associazione Donne del Vino.[/intro-text]
E’ stata lei nel 1993 a inventare il format “Cantine Aperte”, quando i turisti non riuscivano a visitare le aziende vitivinicole italiane, che erano quasi tutte chiuse. Il numero di quelle accessibili tutto l’anno oggi ha superato le 20.000 unità, complice l’opera del Movimento Turismo del Vino, attualmente presieduto da Carlo Pietrasanta. Il libro di Cinelli Colombini parte dalla nuova necessità di rendere le cantine, accessibili e attrezzate, delle vere e proprie “destinazioni”.
Nel libro si spiega come organizzare il punto vendita e le degustazioni, ci si sofferma sul motivo per cui alcuni luoghi rimangono sempre nel cuore dei visitatori mentre altri no e sul perché il linguaggio verbale e non verbale di chi li accompagna è determinante per ottenere un risultato positivo. Su diversi argomenti della pratica aziendale l’autrice scende nel dettaglio spiegando, ad esempio, come partecipare efficacemente a una fiera o a un workshop. Ci sono poi informazioni di carattere generale che servono a illustrare le modalità di un’accoglienza vincente. In sintesi si tratta di una raccolta di buone pratiche: l’autrice ha condensato nel suo libro 25 anni di letture, viaggi ed esperienze dirette nelle sue due cantine con organico interamente femminile, Casato Prime Donne a Montalcino, dove produce Brunello, e Fattoria del Colle a Trequanda, dove imbottiglia Chianti e Orcia. Cantine che erano come tantissime altre e in pochi anni sono diventate “destinazioni”.