IN ALTO I CALICI – I BIG DELL’ECONOMIA DEL VINO ITALIANO

Oggi la trasmissione “In alto i calici”, dedicata alla cultura del vino e delle identità locali, condotta da Emanuele Bottiroli e dal decano dell’enologia, Guerrino Saviotti, parla dei big che sono l’economia del vino italiano. Nel 2024 sono 27 le cantine italiane ad aver superato i 100 milioni di euro di fatturato, con un giro d’affari complessivo che supera i 6 miliardi di euro e 3,8 miliardi derivanti dall’export, pari a quasi la metà delle vendite estere di vino italiano. A stilare la classifica è il consueto rapporto annuale curato da Anna di Martino per L’Economia del Corriere della Sera.

IL PODIO DEL VINO
In vetta si conferma la cooperativa Cantine Riunite & Civ, con 676,6 milioni di euro di ricavi (di cui 428 milioni da Gruppo Italiano Vini). Al secondo posto Argea, realtà industriale del fondo Clessidra, con 464,2 milioni. Chiude il podio Italian Wine Brands, quotata in Borsa, con quasi 402 milioni di euro.

LE ALTRE GRANDI CANTINE
Seguono in classifica:
Caviro (385,2 mln),
Marchesi Antinori (262,5 mln),
Cavit (253,3 mln),
La Marca (251 mln),
Herita Marzotto Wine Estates (248 mln),
Fratelli Martini (233 mln),
Collis Veneto Wine Group (219 mln).

Tra gli altri protagonisti del settore con fatturati sopra i 200 milioni: Mezzacorona, Zonin1821, Terre Cevico, Mack & Schuhle Italia. Sotto quota 200 milioni figurano marchi storici come Marchesi Frescobaldi (165 mln), Gruppo Lunelli, Villa Sandi, Schenk, Serena Wines, Ruffino (27° posto).

IL PESO DELLE COOPERATIVE
Le cooperative aumentano il loro peso nel “club over 100”, salendo a 12 (una in più rispetto al 2023) e generando complessivamente 2,9 miliardi di euro di fatturato, 1,5 miliardi di export e circa 1,3 miliardi di bottiglie vendute. Rappresentano oggi oltre un terzo dell’intero giro d’affari del gruppo.

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