Amarone a scaffale a 7 euro, il Consorzio di Tutela interviene
In barba a quelli che si nascondono dietro all’impossibilità di prendere posizione come consorzio di tutela sulle svendite selvagge, il Consorzio tutela vini Valpolicella non sta a guardare le derive a scaffale che rischiano di travolgere centinaia di produttori che hanno fatto di una denominazione un marchio distintivo.
“Siamo preoccupati per l’infittirsi di politiche e atteggiamenti commerciali aggressivi che coinvolgono la nostra denominazione. Per questo non possiamo che biasimare ogni palese tentativo di svilimento del valore delle nostre produzioni oltre la soglia di sostenibilità, in una filiera che fa della qualità e della durevolezza i propri punti di forza”. Così il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori, ha commentato quanto riscontrato su alcuni punti vendita, dove si registra un abbassamento dei prezzi al pubblico di alcuni Amarone (ad esempio 7,29 euro a bottiglia) e Ripasso (4,5 euro a bottiglia).
“In una fase congiunturale molto delicata per i vini di alta fascia – ha proseguito Sartori – siamo concentrati a mantenere sani i fondamentali della denominazione: giacenze e prezzo medio per l’Amarone si mantengono sotto la linea di allarme e sui valori dello scorso anno, inoltre l’assemblea ha adottato dei provvedimenti di tutela per l’intera filiera, anche in vista della prossima vendemmia. Ora, l’atteggiamento di pochi rischia di provocare una reazione a catena in cui a pagarne le spese sarà tutta la denominazione e, a lungo andare, anche i consumatori”.
Stabilità confermata anche dai dati di Cantina Italia (Icqrf), secondo cui al 1° luglio 2020 le giacenze di Amarone si mantengono sui livelli dello scorso anno (-0,4%).
Sono quasi 8.300 gli ettari vitati nei 19 comuni della Doc veronese Valpolicella. Nella provincia leader in Italia per export di vino, sono 2.273 i produttori di uve e 272 le aziende imbottigliatrici. Lo scorso anno si sono superati i 64 milioni di bottiglie prodotte (18,6 mln per Valpolicella, 30 mln per Ripasso e 15,4 mln per Amarone e Recioto) per un giro d’affari, in crescita, di oltre 600 milioni di euro.