Vermentino, un concorso internazionale e un calice dedicato per celebrarlo

Si svolgerà a Cagliari il primo Concorso enologico internazionale dedicato al Vermentino. Lunedì 17 febbraio, per tutta la mattinata, il vino bianco dalla forte identità sarà protagonista di una gara fra produttori provenienti da tutto il mondo, con oltre 200 etichette in lizza. Martedì 18, dalle 20.30, è invece in agenda la serata di gala con degustazione libera di tutti i vini in gara nei locali di Sa Manifattura di via Regina Margherita. L’assegnazione dei premi alle etichette in concorso è prevista in occasione di una cerimonia che sarà organizzata durante le giornate del prossimo Vinitaly, in programma a Verona dal 19 al 22 aprile.

Il Concorso Enologico Internazionale di Cagliari è l’unico ufficialmente autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e del Turismo. La giuria composta da professionisti enologi ed enotecnici, giornalisti ed esperti del settore, assegnerà medaglie d’oro, argento e bronzo ai vini DOP o IGP o IG. Il loro lavoro sarà agevolato dai nuovi calici dal fondo piatto creati a mano apposta per il concorso: si tratta di un bicchiere soffiato a bocca, prodotto da Italesse, studiato per garantire l’equilibrio gusto-olfattivo di tutte le tipologie di Vermentino.

Perché un concorso?

Il primo Concorso Enologico Mondiale – “Vermentino” ha lo scopo di evidenziare il meglio della produzione mondiale di questo vino, farla conoscere ai consumatori e agli operatori, presentare al pubblico le diverse tipologie, nonché premiare e stimolare le cantine affinché si sforzino a migliorare costantemente la qualità dei loro prodotti.

Il vitigno Vermentino

Appare ormai evidente che il Vermentino (principali sinonimi in bibliografia: Verlantin, Varlentin, Rolle, Malvoisie à gros grains, Carbesso o Carbes, Brustiano bianco; Pigato, Favorita, Carica l’asino bianco) sia una varietà originaria del Mediterraneo occidentale – presumibilmente dell’Italia – l’area del mondo dove è inoltre principalmente coltivato.

Utilizzata un tempo anche come varietà da tavola, è oggi esclusivamente un’affermata uva da vino. La prima citazione del Vermentino (come Fermentino) sarebbe del 1658 e sarebbe relativa a Montaldeo, in provincia di Alessandria (Robinson et al., 2012).

In Francia, la prima citazione del Vermentino sembra essere quella de “L’Agriculture” (Petit-Lafitte, 1841), dove si attesta l’introduzione del Vermentino direttamente dalla Corsica. In Sardegna la prima citazione è dell’Angius, a metà ‘800, che lo localizza nell’isola de La Maddalena, in Gallura.

Le analisi del DNA hanno chiaramente dimostrato che Favorita (Piemonte), Pigato (Liguria) e Vermentino (Liguria, Sardegna, Toscana e Corsica) sono la stessa varietà (Schneider e Mannini 1990, Botta, Scott et al., 1995).

Questa varietà, considerata semi aromatica, è ampiamente coltivata, con i suoi vari sinonimi, in Liguria nell’Italia nord-occidentale, nell’isola italiana della Sardegna e in Piemonte, così come nel sud della Francia e sull’isola francese di Corsica.

La superficie totale impiantata a Vermentino in Italia interessa circa 6.000 ettari. La regione dove è maggiormente coltivato è la Sardegna con circa 4500 ettari, seguita da Toscana e Liguria.

Il Vermentino è anche diffuso nel sud della Francia (poco più di 6000 ettari), localizzati in Provenza, Corsica, dove è la varietà bianca più importante, e in Languedoc-Roussillon.

Il Vermentino si trova a Malta ed è presente nella valle della Bekaa in Libano.

In California, lo stato USA dove è maggiormente coltivato, il Vermentino interessa una superficie complessiva di circa 100 ettari. Ma questo vitigno è presente anche in altri stati degli U.S.A., come Sierra Nevada, Texas, Carolina del Nord e Virginia.

In Australia, la superficie interessata dal Vermentino è pari a circa 120 ettari. Ed è presente nell’Australia Meridionale, a Victoria, nella Hunter Valley, nella King Valley, nella Barossa Valley.

 

Caratteristiche organolettiche

I vini varietali di Vermentino generalmente sono differenti tra loro, ma in generale si presentano freschi, con note floreali e fruttate – talvolta anche con note minerali o delicatamente speziate. L’alcool è generalmente moderato – specialmente quando viene raccolto abbastanza presto da mantenere l’acidità. Nei climi più caldi o in caso di raccolte tardive si possono avere aromi di frutta più maturi – drupacee e frutti tropicali – comunque ben bilanciati dall’acidità naturale del Vermentino.

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