Vino e Turismo, arriva in Italia la Global Conference on Wine Tourism

[intro-text size=”25px”]Vino e turismo: il binomio di cui tutti in Italia hanno sempre parlato senza agire, ora diventa una priorità in concreto. Questa settimana l’Italia è stata scelta per ospitare nel 2021 la Global Conference on Wine Tourism grazie al lavoro del ministro Gian Marco Centinaio. “È la conferma – commenta – che il tandem turismo-enogastronomia dell’Italia è un’eccellenza di rilievo internazionale. Un’occasione per insegnare ai turisti a mangiare e bere italiano”. [/intro-text]
La priorità del ministro è chiaramente definita fin dal suo insediamento: “Vogliamo creare una nuova idea di prodotto turistico. Il turista deve desiderare la realizzazione di un sogno ma anche un’opportunità per fare nuove esperienze”. Una scelta, quella sottoscritta da Centinaio per il 2021, annunciata dalla Itb, la Fiera Internazionale del Turismo di Berlino, in scena fino al 10 marzo, tra le più importanti a livello internazionale, che conferma l’Italia tra i Paesi leader nel mondo non solo per la produzione di vino, che con le sue diversità tocca ogni angolo del Paese, ma anche per la possibilità di legare insieme le sue eccellenze enogastronomiche alla cultura, alla storia, di cui è ricchissima, e alla bellezza dei paesaggi che realtà come la viticoltura stessa contribuiscono in maniera decisiva a mantenere. Primato che si traduce in numeri: 14 milioni di presente annuali legate strettamente all’enoturismo, 2,5 miliardi di euro il giro d’affari lungo l’intera filiera, con 85 euro di spesa media al giorno, che salgono a 160 con il pernottamento, secondo il quindicesimo Rapporto sul Turismo del Vino in Italia, firmato dall’Università di Salerno e dall’associazione Città del Vino.

I testi, le immagini e la grafica presenti su questo blog sono protetti ai sensi della normativa vigente sul diritto di autore e sulla proprietà intellettuale. Il blog non è aggiornato con una periodicità fissa e non rappresenta un prodotto editoriale.