Guida Michelin 2020, pioggia di stelle
[intro-text size=”25px”]La 65a edizione della Guida Michelin Italia sarà disponibile a partire da domani, giovedì 7 novembre, in libreria e sin d’ora l’App Michelin Ristoranti è scaricabile gratuitamente per iOS e Android. È stata presentata oggi al Teatro Municipale di Piacenza la 65a edizione della Guida Michelin Italia, che si conferma la seconda Guida più stellata al mondo. Ogni anno, dall’edizione 2018, il gruppo dei tristellati è cresciuto. Nella Guida Michelin Italia 2020 s’inserisce nel novero dei più prestigiosi ristoranti Enrico Bartolini al MUDEC.[/intro-text]
Lo chef ha conquistato la sua prima stella nel 2010 a le Robinie di Montescano, in Oltrepò Pavese, e poi nel 2011 al Ristorante Devero, la seconda nel 2014. Nel 2017 approda al MUDEC, confermando la seconda stella e guadagnando oggi la terza. Era il dicembre 1985 quando la Michelin incoronava Gualtiero Marchesi, primo cuoco in Italia tristellato. Le stelle, però, seguirono lo chef quando si trasferì nel suo nuovo ristorante in Franciacorta. Oggi è Bartolini a riportare nella città di Milano le tre stelle, dopo un’attesa lunghissima.
«Per la sua varietà, che armonizza tradizioni regionali e creatività, per la ricchezza dei suoi prodotti e l’eccellenza dei suoi chef, l’Italia brilla al centro del panorama gastronomico globale. 33 nuovi ristoranti stellati si affacciano sulla scena culinaria offrendo la propria, personale testimonianza delle infinite varianti della cucina del Bel Paese. Su tutti, brilla il nuovo ristorante tre stelle Enrico Bartolini al MUDEC, in cui la personalità dello chef spicca per ricerca e sperimentazione, armonizzandosi perfettamente con la dinamicità di Milano e regalando un tocco da artista al ricco patrimonio gastronomico italiano», dice Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale Guide Michelin.
Bartolini può anche vantare due stelle Michelin appena assegnate al Glam by Enrico Bartolini (con lo chef Donato Ascani) a Venezia. Che si aggiungono ai suoi altri stellati: il Casual Ristorante, di Bergamo Città Alta, La Trattoria Enrico Bartolini, all’Andana Resort di Castiglione della Pescaia (GR) e la Locanda del Sant’Uffizio, Relais del Sant’Uffizio, Cioccaro di Penango (AT). Per un totale di 8 stelle che portano la sua firma.
Bartolini entra nel ristretto novero dei tristellati con: Dal Pescatore Santini di Canneto sull’Oglio, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Le Calandre di a Rubano, Uliassi a Senigallia, Osteria Francescana a Modena, La Pergola di Roma, Piazza Duomo ad Alba, Il Rosa Alpina di San Cassiano, Da Vittorio a Brusaporto dei fratelli Cerea e Reale di Niko Romito a Castel di Sangro.
Gli 11 che “valgono il viaggio”
Nella Guida Michelin 2020, i ristoranti che propongono una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le Michelin, sono:
Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
Sono due le novità tra i 35 ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le Michelin.
• La Madernassa, a Guarene in provincia di Cuneo. Lo chef Michelangelo Mammoliti classe 1985, propone una cucina che è diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione. I piatti esprimono rigore, tecnica e precisione, ma l’anima viene dalla tradizione e dai prodotti piemontesi, a cui si aggiungono proposte di mare, ingredienti esotici, talvolta asiatici, e i prodotti coltivati personalmente da Michelangelo nell’orto del ristorante.
• GLAM di Enrico Bartolini a Venezia. Con tanta fantasia la carta “pesca” nel mercato di Rialto e non solo per le specialità ittiche, a cui si aggiungono ricette del territorio reinterpretate dall’estro dello chef Donato Ascani, classe 1987. La sua proposta è una solenne sintesi tra creatività e istinto ispirati nel quotidiano dagli ingredienti locali con tocchi d’oriente e erbe aromatiche della laguna.
Sono 328 i ristoranti dalla “cucina di grande qualità, che merita la tappa”, dei quali 30 new entry:
le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle.
Il panorama stellato della Guida Michelin 2020:
328 ristoranti (30 novità)
35 ristoranti (2 novità)
11 ristoranti (1 novità)
Per un totale di 374 ristoranti stellati.
Torna una stella Michelin anche in Oltrepò Pavese, al ristorante Villa Naj di Stradella. Lo chef Alessandro Proietti Refrigeri, romano, classe 1988, è artefice di questo importante successo. Dopo esperienze significative ed importanti, dal Noma a Copenhagen alla Pergola a Roma e poi come coordinatore per le cucine di Berberè, è arrivato a Stradella dove si è fatto notare in pochissimo tempo. Con la sua esperienza e professionalità, unite all’innato amore per la cucina, è al timone del ristorante. Gli piace stravolgere le ottime materie prime dell’Oltrepò con un tocco innovativo. Le sue rivisitazioni hanno fatto colpo. Consigliabili i menù degustazione, a partire da quello vegetariano. Da assaggiare gli originali dessert di Giulia Seveso, che cura anche il pane. Cantina fornita, al servizio un personale preparato e cordiale. Dopo il successo stellato in Oltrepò del compianto Mario Musoni, del figlio Ivan Musoni (oggi star negli Emirati Arabi) e i primi passi di Enrico Bartolini, l’Oltrepò tiene a battesimo la nascita di una nuova stella.