A TAVOLA CON TRADIZIONE – FERMARE LO SPRECO DI CIBO, IN ITALIA +8%
Emanuele Bottiroli e lo chef Danilo Nembrini del ristorante La Pineta di Fortunago, uno dei Borghi più Belli d’Italia in Oltrepò Pavese, parlano di un’emergenza che non cessa: lo spreco di cibo. Il dato italiano torna a salire: a casa si passa da 75 grammi di cibo buttato ogni giorno a testa nel 2023, a quasi 81 grammi nel 2024, in pratica oltre mezzo chilo (566,3 grammi). Si tratta dell’8,05% di spreco in più rispetto a un anno fa, per un costo l’anno a famiglia di 290 euro e di 126 euro procapite. È la fotografia che emerge dal Rapporto ‘Il caso Italia’ dell’Osservatorio Waste Watcher International, in vista dell’11/a Giornata nazionale di Prevenzione in programma lunedì 5 febbraio. Si scopre che si spreca di più nelle città e nei grandi Comuni (+ 8%) e meno nei piccoli centri e a buttare più cibo sono le famiglie senza figli (+ 3%) e i consumatori a basso potere d’acquisto (+17%); un fenomeno più accentuato al Sud (+ 4% rispetto alla media nazionale) e meno a Nord (- 6%). Conti alla mano lo spreco complessivo di cibo in Italia vale oltre 13 miliardi: un dato vertiginoso che include quello domestico, che incide per quasi 7,5 miliardi, quello nella distribuzione di quasi 4 miliardi, oltre allo spreco in campo e nell’industria, molto più contenuto.