Gdo ed e-commerce volano, ecco i dati post lockdown

L’Italia del vino scopre il digital, l’ecommerce e la diversificazione dei mercati per non perdere vantaggio competitivo. Grande distribuzione e online hanno davvero fatto la parte del leone, dimostrando che sebbene l’Horeca era e resta lo sbocco naturale per il mercato a valore sia al supermercato che su Internet molto è cambiato negli anni.

Secondo una stima Nomisma Wine Monitor – Nielsen, nel primo semestre di quest’anno le vendite on line di vino dei retailer del largo consumo sono aumentate del 147% contro una crescita degli specializzati che si è “fermata” a un +95%, sebbene questi ultimi siano stati responsabili dell’83% delle vendite e-commerce di vino in Italia (sempre a valori).
“L’accelerazione impressa dalla pandemia nello sviluppo dell’online per le vendite di vino è innegabile. Anche nei prossimi mesi si assisterà a un consolidamento di tale canale, obbligando così i produttori a una maggior attenzione verso le nuove modalità di vendita. E’ alla luce di tale evoluzione del mercato che abbiamo avviato la collaborazione con Nielsen, al fine di realizzare congiuntamente nuovi strumenti di monitoraggio e analisi dei trend di consumo a supporto della filiera vinicola italiana ”, dichiara Denis Pantini, Responsabile Nomisma Wine Monitor.

Sul fronte invece della Distribuzione a Libero Servizio (compresi discount), è interessante segnalare come le vendite di vino siano cresciute anche dopo il lockdown. In particolare, sempre secondo dati Nielsen, le vendite intercorrenti le otto settimane tra il 9 marzo e il 3 maggio sono aumentate del 6,7% a valori e del 9,7% a volumi, evidenziando un calo del prezzo medio di quasi il 3%. Nelle otto settimane successive (fino al 28 giugno, e quindi in periodo di post-lockdown), le vendite sono cresciute del 16,2% a valori e del 12,9% a volumi, mostrando all’opposto un aumento nei prezzi medi del 3%.
Ovviamente questo trend si è manifestato in maniera differente per le diverse categorie. In particolare, focalizzando l’attenzione alle otto settimane del lockdown, la preferenza degli italiani si è rivolta principalmente verso i vini fermi e frizzanti (+12,5% a valori rispetto allo stesso periodo 2019) e, all’interno di questa tipologia, verso i rossi (+14,9%). Al contrario, gli acquisti di spumanti (compreso lo Champagne) si sono ridotti – sempre a valori – del 19%, complice anche una Pasqua festeggiata all’interno della ristretta cerchia di conviventi tra le stesse mura domestiche.
Nelle otto settimane successive, il trend delle vendite è risultato positivo per entrambe le categorie, ma con gli spumanti in grande “spolvero”: mentre le vendite di vini fermi e frizzanti sono cresciute di un altro 13,9%, quelle di spumanti e Champagne hanno messo a segno un +27,5%, con in testa gli Charmat Secchi a guidare il recupero (+32,4%).
“L’eCommerce si sta affermando come uno dei canali più prospettici per molte (ma non tutte) categorie di prodotti del Largo Consumo. Il vino è senza dubbio una di queste. Le sue vendite online mostrano un trend di crescita esponenziale che – con la pandemia da Covid-19 – si è consolidato ancora di più. Misurare la frammentazione delle vendite tra GDO online e pure player online richiede nuove tecniche e metriche di misurazione. Nielsen è felice e orgogliosa di avviare questa collaborazione con Nomisma per offrire un monitoraggio estensivo sia a livello di vendite che abitudini di consumo, in logica omnicanale.”, dichiara Stefano Cini, Consumer Intelligence and eCommerce Leader di Nielsen Connect Italia.

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