Dalle colonne di WineNews e il servizio in onda
sul TGR Rai
In un’epoca segnata da guerre, nazionalismi e catastrofi ambientali, Papa Francesco ha lasciato un’eredità universale: la responsabilità di essere “custodi del Creato”, oltre ogni fede, origine o età. Scomparso nel Lunedì dell’Angelo, il Pontefice ha inciso profondamente nel cuore del XXI secolo, indicando la strada di una spiritualità concreta e responsabile.
Attraverso le encicliche
“Laudato Si’” (2015) e
“Fratelli tutti” (2020), Francesco ha proposto un’idea rivoluzionaria di ecologia integrale e fraternità universale, unendo la salvaguardia del pianeta all’impegno per la giustizia sociale. Non semplice ambientalismo, ma un’azione antropologica e globale. La sua voce ha guidato movimenti come il “
Borgo Laudato Si’” e “
L’Economia di Francesco”, ispirando giovani, agricoltori e comunità a praticare un’economia e un’ecologia sostenibili.
Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e suo amico personale, lo definisce “la figura più rivoluzionaria del nostro tempo”, capace di coniugare rispetto della natura e attenzione ai più poveri. Proprio da questa visione sono nate iniziative come le “
Comunità Laudato Si’”, il “
Manifesto di Assisi” e collaborazioni editoriali, tra cui
“TerraFutura” e
“Il gusto di cambiare”.
Primo Papa gesuita, primo latinoamericano, primo a scegliere il nome di Francesco, Jorge Mario Bergoglio ha costruito ponti dove altri vedevano muri: ha dato voce agli ultimi, si è battuto per “terra, casa e lavoro” e ha promosso la cultura dell’accoglienza contro quella dello scarto. Dal suo primo viaggio a Lampedusa al suo appello contro la guerra nell’ultimo messaggio Urbi et Orbi, ha invitato il mondo a non cedere alla paura ma a costruire la pace con le “armi” della solidarietà e dello sviluppo.
Papa della comunicazione semplice, dei social network e del dialogo globale, è stato anche il primo Pontefice a partecipare a un G7 e a entrare nel Senato italiano. Ha voluto il Giubileo 2025 e ha saputo parlare ai giovani, fino all’istituzione della “Giornata Mondiale dei Bambini” e al Festival di Sanremo 2025.
Con la dolcezza di chi, citando San Francesco, chiama “sorella” persino la morte, Francesco ci lascia un insegnamento potente: “Non smettete mai di sognare, anche nella quotidianità”.
