IN ALTO I CALICI – I DAZI DI TRUMP CHE FANNO PAURA
Oggi la trasmissione “In alto i calici”, dedicata alla cultura del vino e delle identità locali, condotta da Emanuele Bottiroli e dal decano dell’enologia, Guerrino Saviotti, si sofferma sul momento internazionale delicatissimo. Il settore vinicolo italiano torna a tremare di fronte alla prospettiva di nuovi dazi allo studio da parte degli Stati Uniti, primo mercato per l’export italiano a valore. L’ombra delle politiche protezionistiche del presidente Donald Trump preoccupa produttori ed esportatori italiani, che già in passato hanno subito le conseguenze di simili misure. Gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati più importanti per il vino italiano, con esportazioni che nel 2023 hanno superato i 2 miliardi di euro. Le associazioni di categoria, come Federvini e Unione Italiana Vini, hanno già manifestato forte preoccupazione. Un incremento delle tariffe doganali potrebbe causare un calo delle vendite e favorire competitor come Spagna e Cile, i cui vini godono di accordi commerciali più vantaggiosi. Un aumento dei dazi significherebbe non solo una contrazione delle esportazioni, ma anche possibili ripercussioni sulla produzione e sull’occupazione in un settore che impiega migliaia di persone, specialmente nelle regioni vinicole come Piemonte, Toscana e Veneto. Le aziende vinicole, già alle prese con l’aumento dei costi di produzione e con la concorrenza globale, rischierebbero di vedere erosi margini di guadagno fondamentali per la loro sostenibilità. Per il vino italiano, dunque, si prospetta una fase di incertezza in cui diplomazia e strategie di mercato saranno fondamentali per affrontare le sfide globali e proteggere un’eccellenza del Made in Italy.