Mondo del vino italiano in lutto, addio a Ezio Rivella patron del Brunello di Montalcino

“La denominazione è come una bicicletta: se sopra non c’è un buon corridore non serve a nulla”. Unione italiana vini (Uiv) ricorda così – con le sue parole – il Cavaliere del Lavoro Ezio Rivella, presidente Uiv dal 2001 al 2004 e già presidente del Comitato nazionale vini del ministero dell’Agricoltura, scomparso questa notte a quasi 91 anni. “Ezio Rivella – ha detto il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – è stato molto più di un enologo per il mondo del vino. Da ricordare il suo pionieristico contributo alla promozione del vino italiano all’estero ma anche il suo impegno di tutela per le imprese e le denominazioni del nostro Paese. Un uomo che ha vissuto per il mondo del vino arrivando ad essere uno dei principali protagonisti della crescita del made in Italy enologico nel mondo”.
L’enologo Ezio Rivella, aveva 91 anni ed è stato uno dei grandi pionieri dell’enologia italiana e internazionale. Astigiano di nascita, era stato presidente di Assoenologi dal 1975 al 1986 che ne ricorda la storia professionale. Storia contrassegnata anche da un grande vino, il Brunello di Montalcino, che negli anni ’70 contribuì a creare e diffondere nel mondo. Un’impresa che gli valse il titolo di “enologo manager”, alla luce anche della creazione della grande Azienda Banfi, proprio a Montalcino (Siena). Rivella si dedicò alla vitivinicoltura occupandosi sia degli aspetti tecnici, sia manageriali. E’ stato anche presidente per nove anni dell’Union International des Oenologues, e delegato ufficiale italiano all’Oiv, dove per sei anni ha ricoperto anche la carica di vicepresidente. Agli inizi degli anni ’90 fu nominato presidente del Comitato nazionale della Denominazione di origine dei vini, svolse un lavoro di coordinamento che portò all’applicazione della Legge 164 sulle Doc.