Feudo Antico, le nuove annate da sorseggiare e contemplare
Assolutamente da sorseggiare, da contemplare e da avere le nuove annate dei vini di Feudo Antico presentate nel corso di un webinar giovedì 10 dicembre. Nel Rosso Tullum Docg 2016, nel Pecorino Tullum Docg 2019, nel Passerina Tullum Docg 2019 e nell’Inanfora Rosso Tullum Docg 2018 si apprezza un progetto territoriale che cresce legando insieme qualità, storia e identità. Feudo Antico è un progetto nato dal sogno di dare nuova dignità e immagine all’enologia abruzzese.
Una produzione strutturata per Cru che ha ispirato la DOCG Tullum
La DOCG Tullum nasce come una piccola Dop, la più piccola d’Italia, ed è stata la prima denominazione territoriale dell’Abruzzo. Insiste su un territorio estremamente imitato – 300 ettari nel Comune di Tollo, in provincia di Chieti – e si caratterizza per la rigidità dei parametri produttivi. La densità di impianto non deve essere inferiore a 3.300 ceppi per ettaro, la vinificazione e l’imbottigliamento devono avvenire in zona e sono escluse le uve provenienti dai vigneti in fondovalle o posti ad un’altitudine inferiore a 80 m slm.
Le tipologie attualmente prodotte sono: Rosso Riserva, Rosso, Pecorino, Pecorino Bio, Passerina, Chardonnay Spumante e Passito Rosso.
Con la DOCG Tullum, i produttori di Tollo hanno ottenuto il riconoscimento della vocazione di un territorio, che conta più di mille anni di vitivinicoltura.
La coltivazione della vite e il consumo dell’uva e del vino a Tollo risalgono infatti all’epoca romana, come dimostra il rinvenimento di dolia da vino e da olio e celle vinarie, ma anche di resti di “villae rusticae” romane dove la viticoltura aveva un ruolo centrale.
La specializzazione viticola si mantenne nei secoli e le dominazioni successive – dai Longobardi ai Normanni, fino al Regno di Napoli – non impedirono agli abitanti di continuare ad averne cura.
Una vocazione che si sviluppò con costanza per secoli, fino al Novecento, quando durante la Seconda Guerra Mondiale la cittadina di Tollo – non lontana da Ortona, fronte di guerra – fu letteralmente rasa al suolo. Insieme al centro storico andarono distrutte le aziende agricole ed i vigneti.
I coltivatori tollesi non si persero d’animo e, nell’immediato Dopoguerra, ripresero la coltivazione della vite. Le colline tornarono a ricamarsi di vigneti e il fenomeno dell’emigrazione, che ha decimato la popolazione abruzzese, non ha interessato la cittadina. Oggi Tollo conta oltre 4.000 abitanti e la produzione di vino è tornata ad essere l’attività principale.
Dall’annata 2013 tutti i vini Feudo Antico sono certificati Magis, il più avanzato progetto per la sostenibilità della produzione del vino in Italia.