Tannico, non solo e-commerce: il colosso aprirà due enoteche a Milano
Tannico, creatura di Marco Magnocavallo (CEO e co-founder), non sarà più solo un e-commerce del vino. Forte di vendite che nell’ultimo periodo hanno sfiorato il mezzo milione di bottiglie al mese a partire da un magazzino di oltre 5.000 metri quadrati ad Arese, il colosso del commercio on line di wine e spirits dopo un biennio di studio si appresta ad aprire a Milano due wine bar fisici. Il primo sarà inaugurato in via Savona 17, nella dinamica area Tortona-Savona in cui sorgono il ristorante e il bistrot milanese del super stellato chef Enrico Bartolini e che è già stata fulcro dell’attività di Federico Gordini (Mr. Milano Wine Week) ai suoi inizi. Domani la presentazione del locale, che doveva originariamente aprire i battenti ad aprile, superato il lockdown per effetto della pandemia che ha scompaginato ogni precedente programmazione.
Al primo wine bar di Tannico se ne affiancherà un secondo, in un’altra zona di Milano e con un format diverso, presumibilmente entro la fine dell’anno. Il locale di via Savona sarà di design moderno, con ampia selezione di referenze e offrirà anche piatti di cucina in abbinamento ai vini. Nella sala collegata a quella principale, a donare un tocco di storicità e atmosfera saranno le finestre che si affacciano su un antico cortile.
Tannico è la più celebre enoteca online italiana, adesso non sarà più solo un brand digitale. Dopo 7 anni e l’entrata in società con il 49% del Gruppo Campari per circa 23.4 milioni di euro, tra fine febbraio e poche settimane fa con il grosso della trattativa svolta online durante il lockdown, ora un altro scatto di crescita. Non male per una società che con un catalogo di oltre 16.000 prodotti selezionati spedisce oggi in 20 paesi del mondo, sebbene il grosso del business sia attualmente in Italia.
Tra le novità, insieme alla svolta verso i wine bar fisici, c’è anche il servizio Tannico Express, applicazione per iOS e Android, che consente a Milano di ordinare e ricevere vino in temperatura, a casa, in un’ora dall’ordine. E per il 2021 si profila un nuovo investimento all’estero per replicare altrove la startup italiana. Tannico è sempre più un gigante, tanto è vero che alcune cantine italiane, maison della Champagne e cantine spagnole hanno dato l’esclusiva alla società come importatore e distributore.
Con un team di circa 30 persone, la maggior parte under 35, Tannico ha attirato nel corso degli anni notevoli investimenti di fondi e privati; prima del Gruppo Campari si era già oltre gli 8 milioni di euro. La cifra della società? Coraggio nelle scelte tecnologiche, coraggio nel modo in cui innova in un settore spesso ritroso alle novità e ai cambiamenti, coraggio di appassionarsi a un business senza essere squali, coraggio nella visione e negli sviluppi futuri dell’azienda. In breve, il coraggio di osare.
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