Colli Berici e Gambellara: buona la previsione per le varietà autoctone

Si prospetta un’annata positiva per i produttori del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e del Consorzio Tutela Vini Gambellara. Lo ha riferito Giovanni Ponchia, Direttore di entrambe le realtà consortili, in occasione del Trittico Vitivinicolo, l’iniziativa organizzata da Veneto Agricoltura che tre volte l’anno fa il punto sullo stato vegetativo e fitosanitario della viticoltura del Veneto, mettendola in rapporto anche all’andamento meteo del primo semestre dell’anno.

“Anche se è prematuro affermarlo con certezza – spiega Giovanni Ponchia – possiamo pensare che questa sarà un’annata ottimale per le varietà tardive. I vitigni autoctoni simbolo dei due Consorzi, il Tai Rosso per i Colli Berici e la Garganega per il Gambellara, registrano una buona uniformità nella conformazione dei futuri grappoli, nonostante il discreto anticipo nelle fasi fenologiche. L’assenza di fenomeni grandinigeni e le piogge degli ultimi giorni, che hanno ripristinato le riserve idriche di entrambi i territori, ci fanno ben sperare in una raccolta favorevole, che potrebbe iniziare con una decina di giorni di anticipo”.

Dalle analisi del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza è emersa invece una leggera sofferenza delle varietà precoci, in particolare Pinot e Chardonnay, per le quali si prevede un sensibile calo della resa. Accanto a loro è stata riscontrata anche una difformità nelle diverse fasi fenologiche per Cabernet e Merlot: le viti sembrano risentire dell’eccesso di piovosità del 2019 e presentano tralci leggermente indeboliti, che porteranno ad una probabile flessione tra il 5 e il 10% della resa.

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