Lombardia in campo per l’agrifood contro gli effetti della pandemia
Mesi drammatici, gli ultimi due, anche per la filiera vitivinicola lombarda che sta risentendo delle problematiche generate dalla diffusione del Coronavirus. L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, nel corso del Tavolo Regionale da lui stesso convocato, ha definito la situazione complicata, a causa della chiusura del mercato principale, ovvero quello della ristorazione, dei bar e dei punti di ristoro.
Tra le possibili soluzioni individuate vi sono alcune iniziative che andrebbero messe in pratica nel breve termine, come la proposta di distillazione di crisi. Significherebbe produrre alcol con il vino in giacenza per liberare spazio alle nuove produzioni. Si eviterebbero così eccessi produttivi. Per quanto riguarda le scadenze amministrative, l’obiettivo è quello di prorogare tutto il possibile, in modo da alleggerire controlli e rispondere anche ad eventuali difficoltà logistiche.
Si chiederà poi al Governo di poter utilizzare i fondi dell’Ocm vino, solitamente usati per progetti all’estero, anche per il mercato interno. E’ infatti il mercato italiano il primo su cui la filiera vitivinicola lombarda vuole promuovere il proprio vino. Fondamentale sarà la collaborazione tra produttori e ristoratori.
La Regione Lombardia, in queste settimane, ha già garantito ai consorzi e agli agriturismi la possibilità di vendere i propri prodotti con la modalità di consegna a domicilio.