Vivino, quali etichette nella top ten 2018? Lo svela WineNews

[intro-text size=”25px”]Prima un consiglio: per salutare l’anno nuovo brindate italiano. Poi una top ten speciale, quella elaborata da WineNews sui dati di Vivino, l’applicazione del settore più utilizzata. Quali sono le etichette più apprezzate del 2018? Il Tignanello di Antinori, con 75.522 voti, il Sassicaia della Tenuta San Guido, con 56.926, il Villa Antinori Rosso Toscana con 55.420, l’Amarore della Valpolicella Classico Costasera di Masi con 47.457, il Campofiorin, ancora di Masi, con 46.961, il Montepulciano d’Abruzzo dal Tralcetto di Zaccagnini con 43.129, il 60 Sessantanni Old Vines Primitivo di Manduria di Cantine San Marzano con 41.543, il Valpolicella Ripasso Superiore Ripassa di Zenato con 40.168, il Brunello di Montalcino di Castello Banfi con 40.161, l’Amarone della Valpolicella Classico di Tommasi con 38.716. Ecco i risultati dalle recensioni di oltre 31 milioni di utenti da tutto il mondo collegate anche agli acquisti, visto che da qualche tempo la stessa app consente di acquistare direttamente le bottiglie preferite. [/intro-text]

All’ultimo aggiornamento 2018 emerge che, nella fascia sotto i 15 euro, più venduti sono, nell’ordine: il Pfefferer 2017 di Colterenzio, il Ripassa Valpolicella Ripasso Superiore di Zenato 2015, lo Scaia Bianco 2017 di Tenuta Sant’Antonio, il Mundus Primitivo di Manduria 2016 di Pietra Pura, il Lugana I Frati 2017 di Cà dei Frati, il Ronchedone Rosso 2015 di Cà dei Frati, il Kikè 2017 di Fina, il Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2015 di Tommasi, il Primitivo di Manduria 2016 di Talò ed il Valdobbiadene Prosecco Superiore 2017 Bandarossa di Bortolomiol. Tra i 15 ed i 30 euro, il più venduto è il 60 Sessantanni Old Vines Primitivo di Manduria 2015 di Cantine San Marzano, davanti all’Edizione Cinque Autoctoni 2015 di Farnese, al Montepulciano d’Abruzzo Marina Cvetic 2015 di Masciarelli, a La Groletta Amarone della Valpolicella 2015 di Corte Giara (Allegrini), a Il Bruciato Bolgheri 2016 della Tenuta Guado al Tasso (Antinori), al Franciacorta Cuvée Prestige 2015 di Ca’ del Bosco, al Brunello di Montalcino 2013 di Castello Banfi, al Bolgheri Rosso 2016 de Le Macchiole, al Sanct Valentin Sauvignon 2017 di San Michele Appiano ed al Pigaia 2015 di Serafini & Vidotto.

Nella “top 10” tra i 30 ed i 60 euro, invece, guidano il Ben Ryè Passito di Pantelleria 2016 di Donnafugata, il 5 Stelle Sfursat 2015 di Nino Negri, l’Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte Sant’Urbano 2013 di Speri, l’Amarone della Valpolicella Classico 2013 di Zenato, il Cervaro della Sala 2016 di Castello della Sala (Antinori), il Mille e un notte 2014 di Donnafugata, il Fiorduva Costa d’Amalfi 2016 di Marisa Cuomo, l’Es Primitivo di Manduria 2016 di Gianfranco Fino, l’Amarone della Valpolicella Classico Costasera 2012 di Masi e l’Amarone della Valpolicella Classico 2013 di Tommasi. Volando oltre i 60 euro a bottiglia, il più venduto è l’Amarone della Valpolicella Classico 2009 di Quintarelli, davanti al P2 Plénitude Brut Champagne 2000 di Dom Pérignon, il Barolo Riserva Monfortino 2018 di Giacomo Conterno, il Brut Champagne Grande Cuvée di Krug, il Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido, l’R.D Extra Brut Champagne (Récemment Dégorgé) 2002 di Bollinger, il Brut Champagne 2009 di Dom Pérignon, il Tignanello 2015 di Antinori, il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2006 di Ferrari ed il Cristal Brut Champagne Millésimé 2009 di Louis Roederer.

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