Centinaio vince la sfida con l’ONU per la Dieta Mediterranea
[intro-text size=”25px”]Il ministero delle Politiche agricole italiano torna a contare a livello internazionale. Questa settimana il ministro Gian Marco Centinaio ha vinto un braccio di ferro importante a tutela della dieta mediterranea e dell’enogastronomia dello Stivale. Il rischio era quello di veder descrivere in etichetta come pericolosi i migliori prodotti agroalimentari italiani. Pericolo scampato. [/intro-text]
«Finalmente l’Onu è tornata sui suoi passi e ha dovuto ammettere che i nostri prodotti, le eccellenze del made in Italy, non sono dannose per la salute. Che l’enogastronomia italiana è sana e di qualità. Sui nostri alimenti non ci sarà nessun bollino nero». Così ha commentato Centinaio sulla risoluzione adottata dall’Assemblea Generale su salute globale e nutrizione che non menziona, a differenza del primo testo presentato al Palazzo di Vetro, la necessità di adottare etichette a fronte-pacco e maggiore tassazione per dissuadere dal consumo dei cosiddetti “cibi nocivi”, insieme all’interno del quale erano inspiegabilmente finite anche le più iconiche eccellenze alimentari italiane come formaggi, prosciutti e oli.
«Abbiamo messo in campo tutti i nostri migliori talenti della diplomazia – sottolinea Centinaio – con il sostegno di tutte le amministrazioni competenti, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico e naturalmente il Mipaaft. Abbiamo chiesto a tanti Stati di appoggiare la nostra posizione, ritenendo che l’etichetta a semaforo che si voleva applicare inizialmente con criteri assurdi fosse pericolosa e fuorviante». Centinaio conclude: «Abbiamo sventato quello che sembrava un vero e proprio attacco per mettere in difficoltà i produttori delle tipicità del nostro Paese. Ora è il momento di guardare avanti e occuparci di promozione, tutela e tutto ciò che possa aiutare concretamente il settore. Continueremo a vigilare affinché i nostri prodotti vengano tutelati e salvaguardati in ogni parte del il mondo».
Parole importanti per un’Italia in cui l’economia agricola, del vino, dei sapori e dell’accoglienza turistica sembrano destinate ad essere sempre più le voci di un’economia che può e deve crescere: tanti business sostenibili e strategici basati sulle identità. E’ in questa chiave che Centinaio lavora per trasformare vino, sapori e tradizioni locali in fattori d’attrazione di richiamo internazionale.