Tannico, l’e-commerce che cresce

[intro-text size=”25px”]Esporti chi può! Negli ultimi trent’anni i consumi di vino in Italia si sono più che dimezzati toccando il minimo storico dall’unità del Paese, con una stima di 33 litri a persona all’anno. Oggi il calo si è arrestato anche se i livelli nazionali restano di molto inferiori a quelli della Francia, dove il consumo si attesta sui 45 litri pro capite. Risulta dunque vitale esportare, così come esplorare nuovi scenari di posizionamento delle etichette.[/intro-text]

In Italia il vino si acquista nei punti vendita del canale tradizionale e del canale moderno, con una grande distribuzione sempre più attenta alle referenze di alta gamma, mentre l’ecommerce non sfonda. La vendita di bottiglie online pesa ancora poco sul mercato generato via Internet dal mondo del food che, nel complesso, secondo l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano, nel 2017 ha fatto registrare un giro d’affari di 849 milioni di euro. In contrasto con il dato generale c’è Tannico, la startup al top per profitti del mondo wine and food. Si tratta della più grande enoteca on line d’Italia, fondata da Marco Magnocavallo nel 2012, che oggi conta oltre 13.000 referenze. La società nel 2016 ha avuto ricavi per 6,8 milioni di euro e ha chiuso il 2017 vicina ai 12 milioni di euro. Cresce anche la vendita all’estero, dal Regno Unito alla Svizzera, ma anche verso Germania, Belgio, Austria, Francia e Usa. Oggi per Tannico gli acquisti di vino dall’estero generano circa il 15% del fatturato.

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