Bollicine italiane, riscopriamole a Natale

[intro-text size=”25px”]Il Natale è un bel giorno anche per riscoprire l’eccellenza delle grandi bollicine italiane. L’Osservatorio del vino stima in 62 milioni di bottiglie da 0,75 litri il consumo di spumanti italiani nel nostro territorio, in aumento del 10% sullo scorso anno. Un quadro incoraggiante se si pensa che il 2016 potrebbe chiudersi per la spumantistica nazionale a quota 625 milioni di bottiglie, ovvero 4,69 milioni di ettolitri e +18% di aumento sul 2015; allo stesso tempo, le esportazioni dovrebbero superare quota 450 milioni di bottiglie, pari a 3,4 milioni di ettolitri.[/intro-text]

Il presidente di Unione Italiana Vini, Antonio Rallo, spiega: «La famiglia degli spumanti italiani rappresenta un record di biodiversità e ricchezza organolettica. Vantiamo 153 tipologie Doc, 18 Docg e 17 Igt che compongono la gamma delle bollicine italiane». Le vendite fuori confine sono trainate in particolare dagli spumanti Doc. Questa categoria, in particolare, cresce del 23% a volume e del 29% a valore, secondo le stime dell’Osservatorio su dati Ismea. Nel solo periodo gennaio-settembre, le esportazioni di vino italiano hanno superato i due milioni di ettolitri, con incrementi a doppia cifra nei dodici mesi (base annua): +21% a volume e +24% a valore.

Confermato anche il dinamismo delle tipologie minori in termini di volumi ma le più importanti sotto il profilo della qualità, che rappresentano comunque oltre il 20% della produzione italiana. Tra queste, per citarne alcune, Franciacorta, Trentodoc e Oltrepò Pavese. Gli spumanti italiani stanno conquistando nuovi consumatori, stimolano modalità e occasioni di consumo innovative e moderne, rivelandosi un eccellente apripista per gli altri vini di qualità.

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